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Emissioni Inquinanti


Le emissioni inquinanti, oltre ad essere nocive per l'ambiente nel complesso, ad ampliare il buco nell'ozono e provocare fenomeni quali piogge acide ed effetto serra accelerato, causano gravi danni anche alla salute dell'uomo.

Sono molteplici le malattie provocate direttamente dalle polveri sottili e dai gas di scarico di industrie e veicoli.

Mentre, indirettamente, le emissioni nocive inquinano i campi coltivati e i pascoli da cui si nutrono gli animali, portando nelle nostre tavole dei cibi cancerogeni nel peggiore dei casi, o comunque tossici.

L'aumento sempre più allarmante del traffico veicolare urbano, e quindi delle polveri sottili emesse dalle auto ed immesse in atmosfera ha imposto delle limitazioni nelle emissioni inquinanti, definiti standard europei e identificati con la sigla Euro, seguita da dei numeri.

Gli standard sono misurati in grammi per wattora per i veicoli pesanti e commerciali, e in grammi per chilometri per i veicoli ad uso privato.

Nel 2008 lo standard è arrivato all'identificazione Euro5 che restringe ulteriormente la quantità di emissioni inquinanti che le automobili possono rilasciare attraverso i loro tubi di scarico.

Tuttavia in molte città italiane queste precauzioni non basta, così devono adottare delle strategie che operino in sinergia, tra cui la circolazione a targhe alterne o il blocco totale del traffico in determinati giorni del mese, o una domenica al mese nei casi più preoccupanti.

Per l'Italia il censimento delle emissioni in atmosfera è realizzato dall'APAT, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e i Servizi Tecnici, che fa capo all'Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA).

I dati censiti riguardano anche la qualità dell'aria, che vengono monitorati grazie ad un azione bifronte, pubblica e privata, gestita a livello locale e provinciale oltre che nazionale. I monitoraggi, specie in città, vengono effettuati giornalmente dai Dipartimenti provinciali, e pubblicati in appositi bollettini che possono essere visionati dalla popolazione e resi più visibili dai giornali.

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